Lo sdoganamento del porno

Un tempo succedeva che si scoprissero passati compromenttenti per attori famosi. L'aver partecipato a film pornografici era un'esperienze da occultare come un'onta, e se veniva scoperta da avidi cercatori di scandalo si poteva al limite giustificarli come "gavetta" obbligatoria. Così a memoria mi ricordo di Sylvester Stallone e il superdotato dello zigomo che interpreta Ridge di Beautiful (perdonatemi se ho pochi esempi recenti e non conosco i nomi degli attori, sono poco interessato alla televisione), di cui si parlasse di passato a luci rosse. Sicuramente ce ne sono altri. Ma era una provenienza, non un fine di carriera.
Oggi si può dichiarare di voler fare un film porto come attrice protagonista mantenendo lo sguardo fiero ed altezzoso, come fa la Minetti poco dopo l'uscita del chiacchierato film di Sara Tommasi, già in odore di follia nel più buio periodo di puttanopoli.
C'è da dire che nessuno pensa di mettere in dubbio le capacità e l'esperienza in materia che la nostra ex consigliera regionale ha avuto modo di sviluppare negli ultimi anni, a furia di lunghi e frequenti bunga-bunga. Non rimane che attendere per vederla in azione (per chi proprio ci tiene).

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