L'importanza del tramandare: la lezione del succiamiele australiano
Sono rimasto molto colpito dalla storia del succiamiele del reggente, un uccello australiano che è praticamente dato per spacciato sebbene ne esistano 300 esemplari.
La motivazione del sue elevatissimo rischio di estinzione, infatti, è dovuta al fatto che i 300 esemplari siamo distribuiti su un areale molto vasto, senza contatti con altri uccelli della stessa specie. Questo ha fatto sì che gli uccelli più giovani non abbiamo imparato il canto tipico della propria specie, cercando di imitare il canto di altre specie che avevano intorno. Non sapendo riprodurre il canto specifico, i maschi vengono sistematicamente ignorati dalle femmine durante il periodo degli amori, stagione dopo stagione, anno dopo anno. E, senza accoppiamento, niente nuovi pulcini.
Chi conosce il mio lavoro in ambito spirituale, sa che dal comportamente di animali, spesso uccelli, traggo insegnamenti per noi esseri umani, basandomi su intuizioni del potere simbolico e archetipico di questi comportamenti specifici.
In questo caso il messaggio è limpido e potentissimo: senza il sapere tramandato di generazione in generazione, la specie rischia di perdere la propria identità.
A parte la tragedia specifica per la perdita dell'ennesima specie animale, dovremmo stare attenti a non sottovalutare e considerare vecchio e inutile ciò che ci possono insegnare i nostri genitori e nonni. Non a caso abbiamo perso un patrimonio di competenze vastissimo, che qualche decennio fa tutti avevano: cucirsi un abito, allevare il bestiamo, coltivare la terra, ripararsi la casa. Oltre a tutto il mondo di gestione sana delle relazioni che hanno permesso ai nostri avi di sopravvivere in condizioni molto più dure di quelle in cui viviamo oggi.
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