Mammut

 Tra le radici che da tempo raccolgo nel bosco, questa è la prima a cui ho dato la dignità di un'opera d'arte. E l'ho fatto non perché mi sentissi pronto davvero, ma per regalarla. La scultura, levigata e lucidata da tempo, ha passato un annetto supra la mia libreria, in sala, nella più totale anonimia. Era appoggiata in qualche modo, bella e selvaggia ma senza alcun incarico. Per regalarla è bastato un supporto metallico con una targhetta in rame riportante titolo dell'opera e dedica per farne una cosa seria. al punto che poi regalarla mi è pesato un po'. Però è vero che così so di poterne trarre di altre dalla montagna di radici semi-lavorate che ho in cantina. Per inciso, la scelta è molto accurata, io applico davvero poco in termini di modifiche alla forma del legno. Rimuovo parti marce, levigo qua e là, accentuo un carattere che il legno già ha. In pratica vi sto dicendo che non sono uno scultore, ma un cercatore di radici belle. Che comunque ha il suo valore! Come avrebbe detto Vulvia: Cercatori di radici belle, tra poco, su Rieducational Channel. Ringrazio Michele Battistella dell'atelier che non c'è per il supporto (in metallo e non) e i preziosi consigli.








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