30-11-2007

Stamattina non sono andato al lavoro in moto, faceva troppo freddo. A testimonianza di ciò lo spesso strato di ghiaccio che ho trovato sulla macchina. Con un gesto antico almeno 30 anni ho preso il raschietto, imitazione cinese poco efficace del suo antenato di 30 anni fa, e ho scolpito il ghiaccio fino a riportare in superficie poche strisce di lunotto, sia davanti che dietro. Normalmente per uscire devo fare retromarcia sterzando tutto a sinistra, per portarmi in direzione del cancello e per evitare il muro che protegge l'ingresso pedonale. Per la cronaca, degli 8 posteggi della "residenza" in cui abito, soltanto il mio ha il muro dietro, essendo il più vicino agli ingressi carraio e pedonale. In condizioni di normale visibilità questo non e' mai un grosso problema, ma le due striscioline faticosamente aperte tra i ghiacci mi facevano sentire come dentro un carro armato della seconda guerra mondiale, con una misera fessura per guardare fuori. Inoltre la luce diffusa dai lampioni nel piazzale condominiali contribuiva a creare un biancore omogeneo tutto intorno alla macchina. Mi sembrava di essere come i protagonisti di Cecità di José Saramago (che consiglio ). A complicare la manovra, la xsara picasso del mio vicino parcheggiata a filo della mia sulla sinistra che mi impediva dipoter sterzare da subito.
Così retrocedo piano piano, diritto, con un'errore grossolano di valutazione, e sento il primo schianto. Impreco, avanzo, sterzo, indietreggio convinto di essere fuori pericolo senza nemmeno guardare. Sento il secondo schianto, seguito da quel rumore agghiacciante che solo la lamiera graffiata può emettere. Impreco di nuovo e nonostante la temperatura inizio a sudare. Avanzo, provocando nuovamente il rumore di lamiera graffiata, ma come se fosse stata una musica incisa e poi riprodotta al contrario. E' una cosa buffa, potrei proporla ai Pink Floyd. Scendo concitato per guardare il danno. In realtà non è cosi grave, se si considera che l'inverno scorso una manovra non identica ma con lo stesso effetto aveva gia' provocato il suo bel danno al paraurti, poi sistemato dal mio meccanico aggiustatutto con delle normali viti con dado. Ormai sono in direzione di uscita. Apro il cancello automatico e parto.
Una fantastica nuova giornata è incominciata!

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