Nuove professioni


Il governo britannico ha finanziato una recente ricerca che pe ha rmesso di stilare una lista di 20 nuove professioni, già possibili entro il 2030.
Scompare il macellaio, ma compaiono nuove figure professionali, come il "creatore di parti di corpo umano", ad esempio gambe di ricambio per calciatori strapagati, oppure il "nano-medico", che possa gestire speciali dispositivi in grado di percorrere il corpo umano e distruggere le cellule cancerogene. Progressi anche nello spazio: prospettive di lavoro si apriranno per guide turistiche, e non solo, ci sarà un indotto per tutti i servizi aerospaziali, dagli ingegneri agli architetti e ai tecnici. E sceriffi che vigileranno sui "furti di nubi" per forzare cambiamenti climatici (una volta c'era solo la danza della pioggia), e dovranno essere in grado di invertirli, possibilmente.
Altre professioni per le quali ci si potrà specializzare, includono quella di agricoltore verticale, specializzato in coltivazioni sui grattacieli; quella d esperto di quarantena, che dovrà agire nel caso di diffusione di virus mortali tra le popolazioni; il consulente per il benessere della terza età; il gestore di insegnanti virtuali, che sostituirà quelli in carne ed ossa con degli avatar; il manager virtuale, che si occuperà dei nostri profili sui social network, di e-mail e password; lo sviluppatore di auto volanti e il gestore di dati informatici, che dovrà far sì che questi vegano distrutti in maniera da tutelare la privacy degli utenti.
I lavoratori in media sperimenteranno dalle 8 alle 10 professioni, in cinque ambiti diversi, e ciò significa che dovrenno orientarsi da subito a più specializzazioni.
Insomma, non ci si annoierà!

Commenti

Sandra ha detto…
...ma, se scompare il macellaio, come farò a procurarmi gustose bistecchine di filetto o appetitose tagliate da prepare con il gustoso abbinamento rucola e grana?! :(

scherzi a parte, forse sarebbe il caso di "rivalutare" anche mestieri più "semplici" e antichi, anzichè inventarne di nuovi e inutili... ci stiamo allontanando sempre di più dalle cose semplici e genuine... e magari poi si scopre che invece sono proprio quelle che gratificano di più! (ma per fare questa "ovvia scoperta" paghiamo pure fior fior di quattrini lo psicologo di turno che ci spiega queste banali ovvietà)

Ho un po' divagato, seguendo le associazioni di idee che mi ha ispirato il tuo post :)

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