La stanza vuota - insegnamenti dalla pandemia



Breve riflessione su questa surreale situazione. Siamo tutti isolati. Ognuno sta sperimentando un grande vuoto, che prima o poi bisognerà riempire di nuovo.
Ecco, con cosa lo voglio riempire, poi, questo vuoto?
Se c'è una cosa che la costrizione ci sta mostrando è a cosa posso rinunciare e a cosa non voglio rinunciare. Dobbiamo avere il coraggio di dircelo con franchezza. Questa o quella persona, con cui ho condiviso una parte anche molto importante della mia vita, ecco, sono pronto a lasciarla andare. Le nostre strade si possono dividere, serberò un bel ricordo. Grazie per quello che abbiamo condiviso.
Quella abitudine, così consolidata, magari posso farne a meno. Certi cibi. Certi libri. Certi pensieri.
Ma soprattutto certe credenze, certe convinzioni. Via, è il momento delle pulizie di primavera.
Ma non facciamo solo l'esercizio negativo (che sono quelli che ci vengono meglio). Chiediamoci: di chi ho sentito davvero la mancanza? Di cosa ho sentito davvero la mancanza? Quale nuova abitudine posso inserire nella mia vita?
Ecco, costruiamo su quello. Iniziamo da lì a riempire la nostra stanza vuota.
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