
Piove sul bagnato, come si dice. O non tutti i mali vengono per nuocere, sempre per una ristretta e fortunata cerchia di persone. Parliamo dei manager della Londra dei recenti crack finanziari, dove molte banche sono state costrette a chiudere o a lasciare a casa (con adeguata buonauscita), appunto, buona parte del parco manageriale. E, con queste congrue buonuscite, molti di loro hanno potuto dedicarsi a quelli che prima erano i loro hobbies, come la cucina e lo sci. Così l'anno 2008 ha segnato in Gran Bretagna il record di iscrizioni alle categorie di maestro di sci, istruttore di vela e di alpinismo. Non tutti sono sicuri che la scelta sia definitiva: ci sono quelli che ammettono di volersi prendere una specie di vacanza, dedicarsi a quello che a loro piace, senza troppe preoccupazioni, visto che i bonus presi in passato e le liquidazioni con cui in genere sono stati allontanati assicurano un tenore di vita più che dignitoso. Ma ci sono anche coloro che sono decisi a non tornare indietro, convinti che una volta ritrovata la passione per il lavoro, sia impossibile riprendere ad appassionarsi soltanto ai soldi.
Perché, benché le responsabilità maggiori siano loro, o perlomeno dovrebbero esserlo, nel bene e nel male, loro ne escono in piedi. Anzi: con una seconda possibilità che nessun precario, operaio o impiegato può permettersi. E ancora di più: con una vita più serena.
Link all'articolo di Repubblica.
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