Stop al consumo del territorio


Vi segnalo un'iniziativa a mio parere molto interessante. So che può sembrare una follia, ma la pratica di alcuni comuni particolarmente virtuosi che vi hanno aderito, e parliamo del vicino ed operoso Piemonte, non di sperduti paesini del sud Italia, sta a dimostrare che è possibile.

L'idea di base è di sostenere una politica urbanistica ispirata al principio del risparmio di suolo e alla cosiddetta “crescita zero”, quelle che portano ad indirizzare il comparto edile sulla ricostruzione e ristrutturazione energetica del patrimonio edilizio esistente, per evitare lo svuotamento dei centri storici e la costruzione di capannoni e case di cui non c'è reale esigenza. I dati sono allarmanti: dal 1950 ad oggi un'area grande quanto tutto il nord Italia è stata asfaltata o cementificata. Solo negli ultimi 15 anni si parla di 3 milioni di ettari di verde "consumati" per la crescita urbanistico-industriale.

Si veda l'esempio di Cassinetta di Lugagnano: primo Comune a crescita zero , ma anche Refrancore e Vinchio, e le cose si stanno muovendo a Cuneo, Bologna, Lucca, Cà Bertacchi, Viano. Io ho firmato, la cosa è molto interessante.

Link all'iniziativa.

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