Mestieri e interviste erotiche

Sono più o meno in argomento ultimamente, per cui proseguo con il discorso mestieri.
In realtà qui vorrei trattare un tema piuttosto specifico, con degli aneddoti.
Avete presente quelle riviste per l'uomo moderno che si chiamano GQ, Max, Fox Uomo? A dire il vero ce ne sono probabilmente altri, ma non li ho mai letti, in particolare Men's Health non mi ha mai attirato, in copertina c'erano sempre sti tizi con addominali scolpiti che mi facevano temere che i servizi fotografici con abiti succinti e pose sexy avessero come protagonisti soggetti di quel tipo. Brrrrrrr.
Allora, ci siamo intesi sul tipo di giornale? Queste riviste patinate ospitano spesso delle rubriche che potremmo definire "da uomini, per uomini, con uomini" (mi viene in mente "per Cristo, con Cristo e in Cristo" nella liturgia della messa, scusate il confronto blasfemo), perché non posso fare a meno di avere il sospetto che, nonostante si dovrebbe trattare di rubriche che mostrino i più reconditi segreti dell'animo femminile in fatto di sesso e affini, il tutto sia scritto e pensato da uomini. Troppo spesso si ricade nei luoghi comuni del peggior sessismo, le donne intervistate fanno trapelare esattamente quello che l'uomo medio pensa di una ragazza disinibita (per usare un eufemismo).
Tipico esempio: Abbiamo chiesto a tre giovani donne (l'appellativo di ragazze calza poco in effetti quando si superano i 30 anni) di diverse zone d'Italia di raccontarci le loro fantasie sessuali.
Marina, commerciante di Napoli, Giulia, grafica pubblicitaria di Milano e Sonia, talent-scout di Bologna.
Ecco: un'impiegata non c'era, vero? Si vede che il rapporto tra talent-scout e impiegate è di 10 a 1, dato che statisticamente siamo incappati in questa professione. E la stessa cosa dicasi per le altre due.
Sicché impiegate, casalinghe, infermiere, operaie, maestre elementari e di scuole per l'infanzia, educatrici, operatrici di call center, ecc non ce ne sono.
E il primo dubbio ti assale.
Però poi la logica potrebbe anche esserci, perché Marina dichiara che adora essere sottomessa, legata, insultata, umiliata, e gode maggiormente quando lui è brutale e le ordina cosa fare, anche cose avvilenti e, diciamo, "poco igieniche".
Giulia, da brava milanese moderna, adora essere presa da più persone contemporaneamente, e quando fa l'amore con il marito si immagina che ci sia un altro a guardare e che poi partecipi al gioco. Non disdegna anche l'idea del gang-bang, per cui vanno benissimo i giochi da tre in su.
Sonia, per concludere in bellezza i luoghi comuni, sogna l'incontro con donne, o misto con uomo e donna. Che bellezza, cosa chiedere di meglio che vedere una donna lesbicare con un'altra (possibilmente gnocca) per poi chiederti di partecipare?
Per cui la logica potrebbe esserci: tutte le persone che conosco rientrano invece invece nell'altra categoria, quella delle impiegate, insegnanti, infermiere, ecc., ed è per questo che non mi è mai capitata una ragazza con tali pensieri e desideri.
O forse no?
Non è forse che c'è un bel signorotto che si arrapa come un mulo mentre si inventa queste interviste da riportare poi sulla rivista?

Commenti

Post più popolari