Portami lontano Cesaria



Devo un tributo a questa donna, che cammina a piedi nudi per la sua Capo Verde, e continua a scaldare il cuore di tanti ascoltatori.

Ultimamente sono diventato difficile, per quanto riguarda la musica, e fatico a scegliere un CD da ascoltare. Badate bene, non parlo di sottofondo, ma di qualcosa che mi deve entrare dalle orecchie per solleticarmi le emozioni. Scelgo sempre gli stessi, ultimamente, quando sono in macchina ed ho l'opportunità di ascoltare qualcosa che mi piace. Ma a volte mi sembra che non vada bene nulla, che quello sia troppo rumoroso, questo troppo banale, quell'altro ancora un po' ripetitivo. Allora ripiego su di lei, infilo un CD di Cesaria Evora, possibilmente di sole mornas, e le chiedo sempre la stessa cosa: "Cesaria, portami lontano".

E lei, puntualmente, ci riesce. Mi sento ai tropici, ad un tavolino di un bar fatto tutto di giunchi, direttamente sul mare, con una spiaggia bianca ed un mare smeraldo. Fa caldo, ed io posso permettermi di avere una sola attività da fare: sorseggire qualcosa, come una birra, mollemente, senza pensare a nulla, rilassandomi.

Grazie, Cesaria.

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