Articolo Cultura-Economia

Vi segnalo un articolo di Anselm Jappe, filosofo che insegna all'accademia di Belle Arti di Frosinone (link alla sua pagina wiki).

L'articolo è lungo e anche piuttosto complesso, ma di una lucidità disarmante. Condanna l'industria del divertimento (quella che nella società capitalistica ha preso il posto dell'arte, che si è dovuta anch'essa piegare, snaturalizzandosi, alle leggi del mercato), accusandola della colpa di tendere al mantenimento dell'essere umano ad uno stadio infantile, facendogli credere di poter fare tutto, di poter essere padrone di ogni cosa, relegandolo quindi ad un perenne narcisismo (quello pericoloso e ben conosciuto nella psicoanalisi: l'incapacità di prendere coscienza del mondo intorno a noi, e quindi dei nostri limiti).

Perché la società di narcisisti è intellettualmente sterile.

Se non si abbandona il modello economico, quello dominante ora, non si potrà generare vera cultura, ed è ora di finirla di dire che le persone sono tutte uguali. Va bene dal punto di vista umano, ma non si può evitare di considerare il talento di Mozart, così come riconoscere come sublime il sapore di alcuni vini pregiati rispetto alla coca-cola, la differenza è che per apprezzare Morzart come il vino è necessario un certo allenamento, che l'uomo narcisista rifiuta.

Qui trovate l'articolo completo.

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