Le insidie delle scorciatoie T9
Ho invitato un'amica a scrivere su questo Blog, per parlare di sé ma soprattutto del suo libro di poesie recentemente pubblicato.
Non mi dispiace lanciare collaborazioni, potrei invitare a brava anche altri amici, di quelli che avessero voglia di scrivere qualcosa.
Lo spunto per oggi mi è arrivato proprio da Sandra, l'autrice di cui sopra.
Mi scriveva di un amico che, per fare più in fretta nella composizione degli sms, riteneva inutile l'utilizzo dei punti interrogativi, perché dal contesto si dovrebbe capire.
Io ho altre due cose da segnalare, del T9. Anzi, tre.
La prima: perché se io scrivo p+o (tasti 7 e 6), mi propone "pò"? Che razza di scorciatoia bieca è questa? Perché per scrivere "po'" con l'apostrofo, che è corretto, serve premere tre tasti, mentre con soli due tasti riesco a scrivere, appunto, "pò"? La risposta a queste domande apparentemente retoriche è: ma perché "pò" È SBAGLIATO! Non esiste in italiano!
La seconda: i condizionali non esistono, o ce ne sono pochi, solo i principali. Forse lo hanno fatto apposta per evitare che qualcuno li sbagli, usandoli al posto dei congiuntivi. Se provate a scrivere "crederei", lui vi propone "credereg", che suona un po' dialettale.
La terza, più strettamente personale. Se cercate di scrivere tommy (il nome del mio primogenito)con il t9, vi esce "Uomòz"! Ora, perchè Uomòz (con la "U" maiuscola e con l'accento sulla o, badate bene), debba avere una probabilità maggiore di Tommy, lo ignoro totalmente. Nei miei deliri in rete ho addirittura cercato che cosa potesse significare, se ci fosse magari una parola legata a riti magici, sapete quei misteri che fanno un po' romanzi di Tullio Avoledo. Oppure una parola in codice usata dai terroristi, visto che deve essere necessariamente usata piuttosto di frequente, per essere censita nel vocabolario del cellulare. Ma non ho trovato nulla.
Sono ben accetti ulteriori commenti sulle fesserie del t9
Non mi dispiace lanciare collaborazioni, potrei invitare a brava anche altri amici, di quelli che avessero voglia di scrivere qualcosa.
Lo spunto per oggi mi è arrivato proprio da Sandra, l'autrice di cui sopra.
Mi scriveva di un amico che, per fare più in fretta nella composizione degli sms, riteneva inutile l'utilizzo dei punti interrogativi, perché dal contesto si dovrebbe capire.
Io ho altre due cose da segnalare, del T9. Anzi, tre.
La prima: perché se io scrivo p+o (tasti 7 e 6), mi propone "pò"? Che razza di scorciatoia bieca è questa? Perché per scrivere "po'" con l'apostrofo, che è corretto, serve premere tre tasti, mentre con soli due tasti riesco a scrivere, appunto, "pò"? La risposta a queste domande apparentemente retoriche è: ma perché "pò" È SBAGLIATO! Non esiste in italiano!
La seconda: i condizionali non esistono, o ce ne sono pochi, solo i principali. Forse lo hanno fatto apposta per evitare che qualcuno li sbagli, usandoli al posto dei congiuntivi. Se provate a scrivere "crederei", lui vi propone "credereg", che suona un po' dialettale.
La terza, più strettamente personale. Se cercate di scrivere tommy (il nome del mio primogenito)con il t9, vi esce "Uomòz"! Ora, perchè Uomòz (con la "U" maiuscola e con l'accento sulla o, badate bene), debba avere una probabilità maggiore di Tommy, lo ignoro totalmente. Nei miei deliri in rete ho addirittura cercato che cosa potesse significare, se ci fosse magari una parola legata a riti magici, sapete quei misteri che fanno un po' romanzi di Tullio Avoledo. Oppure una parola in codice usata dai terroristi, visto che deve essere necessariamente usata piuttosto di frequente, per essere censita nel vocabolario del cellulare. Ma non ho trovato nulla.
Sono ben accetti ulteriori commenti sulle fesserie del t9
Commenti
grazie di essere stato qui.
Mi spiace se sono sembrato così critico con la Aletti.
Ribadisco che delle cinque proposte a pagamento che ho ricevuto, quella era la migliore.
E che, se non ho accettato, è perché in quel momento finanziariamente non me la sentivo di spendere mille euro per una cosa così.
Tu hai fatto bene ad accettare!
In bocca al lupo