Silenzio e Guerrieri

Riporto un racconto che avevo mandato al Corriere.it per un concorso, nella rubrica di Severgnini. E' un atto d'amore nei confronti dei miei figli, un racconto breve di vita ordinaria, anche se non per questo superficiale.

Silenzio e Guerrieri
Finalmente anche nella mia casa è entrato il silenzio. I guerrieri dormono, sconfitti dalla giornata intensa, colma di emozioni e attività, di scontri e contraddizioni.

Tommaso, quasi quattro anni, dorme come sempre, con gli arti sparpagliati sul divano rosso, in una posizione che risulta impossibile definire comoda. Ha i capelli corti, castani e folti. L'ovale regolare del viso ed i lineamenti dolci contrastano con la sua natura bellicosa e ribelle. Nicolò dorme sul mio braccio, in un'espressione beata. Vedo il suo volto rotondo, da neonato, i capelli sono batuffoli biondi, gli occhi due noci sigillate. Tiene i piedi paffuti in una posizione che deve ricordargli come stava nel ventre materno, sospeso nel liquido, neppure un anno fa.

Dormite, bambini miei. Riposate.

Possa tutto il bene di cui sono dispongo sgorgarmi dal cuore per riempirvi i sogni. E che la grazia e la pace possano invadervi l'anima.

Il mio cuore è nelle vostre mani, come un amuleto che vi porterà fortuna.

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