Povero Silvio


Quanto sarebbe azzeccato il tormentone di Antonio Cornacchione, che piangeva per il "Povero Silvio", che si sacrificava per l'Italia in tante e penose quanto esilaranti occasioni.

Ieri sera, al teatro Quirino di Roma, tra il primo e il secondo atto, il premier si è concesso un bagno di folla, come piace fare a lui, e dove può dire tutto ciò che gli piace, tanto siamo abituati a berci tutto. "Sono otto settimane che non faccio un giorno di riposo" scherza nel foier con il pubblico. "Ma lei si diverte", lo punzecchia una signora. "No, a me non piace quello che faccio - replica il Cavaliere - lo faccio solo per senso di responsabilità. Mi fa schifo quello che faccio. Sono disperato...".

Pover Silvio, ti fa tanto schifo da essere recidivamente premier per la terza volta. Che immane sacrificio per il bene di questa tua amata patria così ingrata!

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