Pubblicità occulta
Ora, mi vengono da pensare due cose. La prima, che si spera che certe "mazzette" ben nutrite non costringano gli autori a modificare trame e tempi di un'opera, che diventerebbe schiava di un prodotto, che a costo di pubblicizzarlo potrebbe perdere ritmo e originalità.
La seconda, che potrebbe essere positiva, è che magari certi sponsor potrebbero rendere possibili anche programmi culturali, che non potrebbero avere vita propria. Ma questa è una grande ingenuità: nessuno pagherebbe per pubblicizzare un prodotto in un programma a basso share. Poi, ricordando una recente puntata di Striscia, dove mostravano come tronisti vari truccassero le loro storie d'amore con finte crisi e riappacificazioni solo per essere in prima pagina di testate "autorevoli" (Di Più, Chi, Eva, ecc) a mostrare i marchi delle loro T-shirt. Il che mi ha fatto capire perché le copertine di certe riviste continuassero ad ostentare certi sconosciuti insipidi.
Link all'articolo di Repubblica.
Andremo in questa direzione anche per il resto, temo...
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