Ecstasy ed equitazione

David Nutt, consigliere scientifico del governo britannico in materia di droghe, ha lanciato una provocazione per riportare l'attenzione su alcune proprietà benefiche dell'ecstasy, e l'ha fatto sostenendo che certi sport sono più pericolosi dell'Mdma, il suo principio attivo. Certi sport come l'equitazione, ad esempio, apparentemente innocuo, perché "Negli Usa, le cadute da cavallo causano ogni anno 11.500 traumi cranici, con conseguenze neurologiche gravi", spiega Nutt su 'Journal of Pharmacology'. Applicando i parametri britannici, che classificano gli stupefacenti in base ai danni che provocano, certi sport andrebbero visti come droghe pesanti. "Perché certe attività pericolose sono consentite, mentre l'uso di sostanze meno dannose no?"
L'obiettivo è convincere il ministero degli Interni a rivedere la classificazione dell'Mdma: secondo lo scienziato, l'ecstasy può essere molto pericolosa, ma non causa dipendenza né danni neurologici paragonabili a quelli da sostanze come eroina o Lsd, classificate come A. Riposizionare l'ecstasy permetterebbe di indagarne le proprietà antidepressive, visto che "l'Mdma può essere un potente antidepressivo", sostiene Nutt, "se somministrato sotto stretto controllo medico. Poche sostanze psicotropiche hanno la stessa proprietà". Il ministro degli Interni, Jaqui Smith, non ha gradito, quindi in UK, come nel resto del mondo, non si potrà acquistare ecstasy in farmacia, ma si potrà contare su maggiore capillarità e punti vendita insospettabili.

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