Kindle 3


E' la terza versione del lettore elettronico di libri digitali, gli e-books, la cui diffusione è letteralmente esplosa negli Stati Uniti dove hanno ormai soppiantato il buon vecchio tradizionale libro di carta, compagno di tutti noi ma la cui stampa costa in denaro ma costa anche all'ambiente.
Si chiama Kindle DX ed è pensato per quegli utenti che vogliono leggere anche un quotidiano su un supporto comodo e spazioso. L'ha presentato ieri a New York Jeff Bezos, CEO di Amazon, leader nella vendita online di libri e audiovisivi, che punta molto sui prodotti "cultulari" digitali, ed ha annunciato numerosi nuovi accordi con aziende editoriali per allargare il campo di utilizzo del suo dispositivo. Come già i modelli precedenti ha una illuminazione molto efficiente, che consente di consumare poca batteria (che altrimenti andrebbe caricata ogni giorno o due) e di non affaticare la vista, cercando di riprodurre il più possibile l'effetto della stampa su carta, per essere leggibile anche in pieno sole.
Ma vediamo i difetti: costa più del predecessore (che già non era proprio regalato!): 489 dollari contro 359 dollari.
E l'altro, forse insormontabile, difetto: è un ennesimo apparecchio digitale, che al tatto e all'olfatto non potrà mai sostituire la carta, quella magari usata ed ingiallita, odorosa di anni di stanze chiuse e polverose. E meno male, qualcuno potrà dire. Io ho pubblicato il mio primo romanzo come e-book, quindi non ho che da augurare al Kindle grande diffusione, ma la carta nelle mani è un altra cosa, quando si legge un libro in spiaggia e i granelli di sabbia fine si infilano beffardamente tra le pagine, fissando all'emozione della lettura quella del contesto, portando via un ricordo infilato nelle fessure.
Probabilmente un granello di sabbia nel Kindle potrebbe farlo smettere di funzionare!
Potrebbe essere molto utile per chi viaggia e legge: invece di dieci libri ingombranti e pesanti, un solo piccolo lettore compatto con centinaia di e-book, magari con contenuti multimediali, link, musica. Lasciamoci stupire, in fin dei conti sono stato sempre convinto che una macchina fotografica integrata in un telefono, che serve sostanzialmente per parlare, non servisse a nulla, ma sono stato clamorosamente smentito dal mercato!

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