l'età e le scarpe da corsa

Da anni mi dedico alla corsa, anche se soltanto negli ultimi anni sono diventato un podista amatoriale, iscritto alla Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera), e pratico qualche garetta di paese oltre a qualche Mezza Maratona e gare di corsa in montagna. Anche in questo campo la mediocrità la fa da padrone, ma posso per lo meno dire di essere in ottima compagnia, nel senso che a parte qualche ex-campioncino regionale o provinciale, il mondo del podismo è fatto da persone che arrivano nel mezzo. Su 3000 persone che partecipano ad una mezza maratona i primi 10 vincono qualcosa, tutti gi altri sono numero, e da questo punto di vista io non sono neppure messo malissimo, se si considera che arrivo piu' o meno, sempre con il caso 3000, tra i primi 500, più o meno. Va detto che ci sono anche parecchi anziani, e se è vero che alcuni (pochi)over 60 mi danno la biada, è anche vero che la maggioranza di essi arranca parecchio, per cui sono leggermente avvantaggiato nella statistica. L'età è dalla mia, posso ancora peggiorare!
Comunque, corro. Mi piace dire che corro piuttosto che dire "sono un runner", che è il solito appellativo straniero che fa figo ma non si discosta assolutamente da quello che è il gesto: correre. Ok, adesso vado in negozi specializzati e chiedo dove si trova l'abbigliamento da Running, però è solo per omogeneità di linguaggio con il commesso, è solo per capirci. Se gli chiedessi "Scusa, dov'è la roba per correre" penso che mi guarderebbe con sdegno e mi farebbe rovistare nei cestoni delle offerte dicendomi "lì puoi trovare qualcosa per te".
Quando ho iniziato a correre, circa 10-15 anni fa, non avevo un soldo in tasca. Allora la corsa era l'unico sport che avrei potuto fare ad investimento nullo. Usavo per correre delle scarpe da ginnastica che avevano esaurito il loro compito di portarmi in giro nell'abbigliamento di tutti i giorni, con 'nu jeans e 'na maglietta come direbbe Nino D'angelo.
Per cui la trafila era la seguente: si comprano delle scarpe da tennis che piacciano (e magari in offerta) per andarci in giro tutti i giorni. Quando sono conze abbastanza, e ci voleva almeno un anno di quotidiano utilizzo, potevano essere elette scarpe da corsa.
Adesso è l'esatto opposto: vado nel negozio specializzato, dove compro scarpe da Running della categoria A3 (massimo ammortizzamento; neutre, senza correttivi o inserti stabilizzanti, ottime come scarpe da allenamento per podisti della mia altezza e peso), le uso per circa 6 mesi, cioè il tempo necessario a percorrere circa 1000 Km, poi diventano scarpe per andare in giro.
O meglio, quelle un po' belline diventano scarpe per andare in giro, in realtà con una produzione semestrale di scarpe da corsa ne ho ammucchiate diverse paia che sono tutte pronte per essere utilizzate per il giardinaggio.
Potrei fare giardinaggio con un paio di scarpe diverse per ogni giorno della settimana, ma purtroppo ho un po' di tempo solo nel week-end, per cui butto via un mare di scarpe ancora visivamente in ottimo stato.
E la cosa, devo dire, mi fa un po' male.
Come sono diventato borghese! Dovrei trovare un me stesso di 15 anni fa e dargli le mie scarpe usate. Lo farei felice.

Commenti

Post più popolari