Perché del Blog

So che è tardi per pubblicarlo, o che non andrebbe postato, ma magari inserito a margine, ma come avrà capito il malcapitato che finisce a leggere queste righe non ho voglia di darmi troppo da fare con creazione di siti web o quant'altro, per cui piuttosto che omettere queste informazioni le posto semplicemente.
Allora, diciamo che sono un creativo mediocre, e il fatto che sia mediocre non significa che non senta l'esigenza di esprimermi in varie forme. Suono la chitarra (o sarebbe meglio dire suonavo, visto che ormai la cura che ho per lei si riduce ai tentativi di proteggerla dagli assalti del mio figlio maggiore), ho scritto qualche pezzo in gioventù, quando ancora la diffusione dei pc e degli strumenti che esso metteva a disposizione non era così ampia e accessibile. Da ragazzino disegnavo anche, con qualche discreto risultato. Mi piace anche scrivere, e nella mia mediocrità non mi sono tirato indietro.
Diciamo che i tempi e la diffusione dei contenuti, soprattutto quelli appunto mediocri, è dalla mia parte, e potrebbe addirittura farmi emergere un tantino dalla vuotezza persistente che a volte riscontro su varie riviste, spettacoli televisivi, ecc.
In particolare bisogna constatare come sia aumentata l'offerta di tutto: ci sono tantissimi canali televisivi, tanti programmi televisivi per questi canali, tanti artisti che pubblicano dischi, e qualcuno dovrà pur guardare certi programmi e certi canali, altrimenti li avrebbero già oscurati. Per i dischi è diverso, non necessariamente vengono venduti, ma qualcuno che li ha ascoltati anche solo una volta c'è di sicuro. E in tutta questa diffusione c'è spazio, ma anche bisogno, di mediocrità: non tutti hanno sempre voglia di vedere il film super impegnato del regista visionario, o di ascoltare più ispirato album di Mile Davis, e allora c'è tutto un mondo di registi e autori (per rimanere in campo televisivo) che si prodigano per creare programmi leggeri, banali, che anche persone magari anziane possano seguire senza troppe difficoltà, senza violenza, senza termini stranieri e dialoghi complessi. Insomma, la mediocrità è diffusa come un'atmosfera invisibile. Il problema è forse che si inspessisca ogni anno di più, ma non è questo il punto.
La differenza grossa con la TV è che un scritto richiede uno sforzo per essere letto, un minimo di attenzione, mentre il programma televisivo si presta meglio alla mediocrità anche dell'attenzione che gli si deve prestare.
Ma fa niente, diciamo che, con tanta mediocrità in giro, io ci metto pure la mia.

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