"CHE TU SIA PER ME IL COLTELLO" (By Sandra)


Oggi vorrei parlarvi di un autore affermato che io però ho avuto modo di conoscere ed apprezzare solo alcuni anni fa.
Gironzolavo per una libreria alla ricerca di un nuovo libro da acquistare... cercavo qualcosa di nuovo, ma non avevo ancora idea di che libro desiderassi: volevo qualcosa di diverso dai best seller o dai libri di autori famosi (che poi, spesso, queste 2 cose coincidono). Cosi', casualmente, un libro tra gli scaffali ha attirato la mia attenzione e suscitato la mia curiosità, anche un po' per l'immagine in copertina: un volto di donna, ritratta in una foto d'epoca.

Ho quindi acquistato questo libro di DAVID GROSSMAN dal titolo "CHE TU SIA PER ME IL COLTELLO".
Non lasciatevi ingannare dal titolo: non si tratta assolutamente di un libro horror o che parla di spietati omicidi!
Diciamo che il "coltello" del titolo è usato più in senso metaforico per indicare qualcosa che si insinua piano e, appunto, in modo tagliente e spesso doloroso tra le pieghe dell'anima.
E' un libro che definirei "introspettivo" in quanto l'azione si svolge, non tanto fuori quanto piuttosto dentro i personaggi: nel loro cuore, nella loro mente, nei loro pensieri.
Quindi, se amate i "veri" libri d'azione lasciate perdere: rischiereste, dopo poche pagine, di scaraventare questo libro fuori dalla finestra!
Io invece l'ho amato particolarmente poprio per la sua "non-azione" in quanto, a mio parere, spesso le azioni più tumultuose sono proprio quelle che avvengono dentro la nostra mente. E, appunto, l'indagine dell'animo umano, riserva spesso, meravigliose e inaspettate sorprese, in contrasto magari con l'apparente staticità esteriore.

Dato che, purtroppo, non possiedo il "dono della sintesi" (!), per presentarvi questo libro, riporto qui di seguito le azzeccatissime righe in quarta di copertina dell'edizione Oscar Mondadori, cosi' magari vi incuriosite e lo acquistate anche voi, simpatici lettori del blog di Danilo!
I prossimi giorni o, tempo permettendo, le prossime ore, mi piacerebbe commentarne con voi qualche passaggio.

"In un gruppo di persone, un uomo nota una donna sconosciuta che sembra volersi isolare dagli altri. Yair, commosso da quella che egli interpreta come un'impercettibile e ostinata difesa, le scrive una lettera, proponendole un rapporto profondo, aperto, libero da qualsiasi vincolo. Un mondo privato si crea così fra loro e in questo processo di reciproco avvicinamento Yair e Myriam scoprono l'importanza dell'immaginazione nei rapporti umani e la sensualità che si nasconde nelle parole. Finché Yair si rende conto che le lettere di quella donna stanno aprendo un varco dentro di lui, chiedendogli con imperiosa delicatezza una inaspettata svolta interiore...
Romanzo avvolgente e "impudico", mostra quanta strada e quanto coraggio occorrano per arrivare a toccare con pienezza l'anima (e il corpo) di un altro essere umano."

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