estratto1 dal romanzo "Che tu sia per me il coltello" (by Sandra)

Tra le tante pagine che ho trovato particolarmente significative in questo libro, merita una menzione questo passaggio di una delle tante lettere che Yair scrive a Miriam:

"Ieri, mentre scrivevo, ho di nuovo pensato quanto sono strane le lettere. Quando tu ricevi una mia lettera io sono già altrove. Quando io ne leggo una tua, mi trovo di fatto in un tuo momento passato. Sono con te in un tempo in cui ormai non sei più. Il risultato è che ognuno di noi vive momenti da cui l'altro è già uscito... Cosa ne pensi? Forse è questa l'origine della tristezza che quasi ogni tua lettera suscita in me, indipendentemente dal suo contenuto. La vita scorre."

La riflessione interessante, a mio parere, sta appunto su come sia difficile "sincronizzare" i propri tempi con quelli degli altri, anche con quelli delle persone che ci sono più vicine.
Cosi', non solo per le lettere, ma anche per quel che riguarda e-mail o sms, spesso capita di inviarli o riceverli in momenti completamente sbagliati. Non sbagliati in sè stessi, ma sbagliati in relazione allo stato d'animo che vive in quel momento chi li riceve. Ecco quindi crearsi uno "sfasamento" che può portare a fraintendimenti ed incomprensioni. Lo stesso dicasi quando si vorrebbe condividere con qualcuno la lettura di un libro che ci appassiona particolarmente. Questo spiega come, condividere davvero con qualcuno sensazioni e sentimenti, con gli stessi tempi e gli stessi modi sia spesso molto difficile, se non quasi impossibile: ecco perchè le volte in cui questo accade sono da considerarsi tanto più meravigliose, appunto perchè cosi' rare.

Commenti

danilo ha detto…
Lascio un commento un po' più popolare, forse. Mi viene in mente una canzone di Battisti/Mogol, dall'album "Io tu noi tutti", del periodo in cui vivevano in simbiosi.
La canzone, dal titolo "Soli", descrive esattamente la sensazione di solitudine che si prova , benché profondamente innamorati ed uniti in un rapporto, quanto magari il partner esce con degli amici, si diverte, non pensando minimamente al compagno. Nonostanbte la forza del rapporto, ci sono dei momenti in cui la propria vita, e quella del compagno, sono lontanissime ma comunque piene. Insopportabile, per un innamorato!
La frase emblema: "altra gente in te/non io.
Ma non è importante perché io so già che poi/mi amerai di più".

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